ARPINO - POLIZIA LOCALE CHIUSA, NIENTE ATTI

  • Tommaso Villa

"Questa mattina mi sono recato presso gli uffici della Polizia Locale di Arpino per consultare gli atti della seduta pomeridiana del consiglio comunale, ma le porte erano chiuse e gli atti inaccesibili! L’articolo 29 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale prevede che documentazione relativa agli atti posti all’ordine del giorno del consiglio comunale e comunque almeno 24 ore prima dell’inizio della seduta, secondo il principio, ribadito più volte dalla giurisprudenza, secondo il quale “il consigliere comunale deve essere messo nelle condizioni di svolgere con pienezza di funzioni il proprio ruolo elettivo”.

A parlare è il consigliere comunale di minoranza Andrea Chietini che aggiunge: "Ad Arpino la concreta possibilità di esercitare il diritto nell’ambito dei limiti temporali previsti dal regolamento è costantemente inficiata dalla chiusura indiscriminata e senza avvisi degli Uffici di Polizia Locale. Più volte ho sollecitato il Presidente del Consiglio Comunale, in ossequio alla vigente legislazione ormai orientata al conseguimento da parte delle pubbliche amministrazioni della più ampia diffusione delle applicazioni informatiche sia nei rapporti con l'utenza e sia nelle proprie comunicazioni interne, a procedere con modalità alternative di deposito telematico degli atti, ma in più di un anno di amministrazione non si è avuto alcun riscontro positivo a riguardo".

"Il Presidente del Consiglio Comunale - conclude Chietini - è tenuto ad assicurare una adeguata e preventiva informazione ai consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio, tant’è che l’articolo 21 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale prevede che per programmare i lavori il Presidente convochi apposite riunioni almeno trimestrali cui partecipano il Sindaco, gli Assessori ed i Capogruppi Consiliari, ma ad Arpino l’ultima conferenza dei Capigruppo consiliari risale al dicembre 2023, i consigli comunali vengono convocati a sorpresa rincorrendo scadenze amministrative e senza garantire l’accessibilità alla consultazione degli atti!".