COCULLO - LA FESTA DEI SERPARI E I LEGAMI CON LA CIOCIARIA

  • Tommaso Villa

La Ciociaria è da sempre profondamente legata alle tradizioni popolari, comprese quelle del vicino Abruzzo. Tra queste, la Festa dei Serpari di Cocullo occupa un posto speciale. Ogni 1° maggio, migliaia di fedeli e curiosi si radunano per assistere a una processione che affonda le radici in tempi lontani, mescolando il culto cristiano di San Domenico Abate con antichi rituali pagani dedicati alla dea Angizia.

La celebrazione raggiunge il suo culmine quando la statua del santo viene ricoperta da serpenti vivi, portati dai serpari, esperti conoscitori dei rettili che li catturano e li proteggono fino al momento del rilascio in natura. Ogni anno vengono raccolti circa 150 serpenti, che vengono trattati con rispetto e rilasciati dopo la festa. Questo gesto simboleggia la protezione dai mali e la benedizione per la comunità.

Quest’anno la festa assume un’importanza ancora maggiore, poiché è candidata a diventare Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, un riconoscimento che celebra il valore storico e culturale dell’evento. Inoltre, per favorire l’afflusso di visitatori, sono stati predisposti treni straordinari e un servizio navetta gratuito per chi arriva in auto.

A chiusura della giornata, i partecipanti potranno assistere a un concerto lirico di Katia Ricciarelli, che si esibirà per i tanti fedeli e visitatori attesi da ogni parte d’Abruzzo e d’Italia. Tra folklore, devozione e un pizzico di mistero, la Festa dei Serpari continua a rappresentare un legame indissolubile tra passato e presente, tra la Ciociaria e Cocullo. (Foto archivio)