ASL - UN ALTRO COLPO ALLA SANITA' PUBBLICA

  • Tommaso Villa

Fuori dal coro, come sempre. Noi non applaudiamo la fine di un servizio pubblico, noi non faremo sconti a nessuno, nemmeno a chi le novità le presenta bene e le fa apparire un fatto positivo. Non lo sono o lo sono solo in parte. E alla Asl di Frosinone lo sanno bene, così come dovrebbero saperlo bene anche i politici della nostra provincia. Quelli che fanno il tifo, come se fossero ultras, della sanità privata, delle cooperative. Quella degli imprenditori che mettono a disposizione i loro mezzi di comunicazione. E non solo quelli.

Il fatto. Dal prossimo 15 gennaio verrà attivato un nuovo servizio territoriale di prelievo a domicilio. Si chiamerà “Ti prelievo a casa”. Dovrebbe essere gestito da una start up. Prima domanda: la Start up è gratuita o pagherà la ASL? Seconda domanda: la start up effettuerà anche il servizio che svolgevano gli infermieri dei CAD? Nella sostanza delle cose, stanno tutti ad applaudire la fine dell’ennesimo servizio pubblico.

Ma ciò che sta sfuggendo a molti e che è ben chiaro a pochi è il progressivo ridimensionamento dei Cad, il servizio di assistenza domiciliare. Nel recente passato se ne occupavano 16 bravi infermieri: 4 per Distretto territoriale. Un po' alla volta gli infermieri sono rimasti in pochi e non ce la fanno più. Così, invece di potenziare i Cad non alcuni infermieri in più, si sono inventati la start up. Ciò che appare una bella iniziativa, nella sostanza delle cose è un ulteriore colpo alla sanità pubblica.