SANITA' - MEDICI IN FUGA DAGLI OSPEDALI
- Tommaso Villa
“La pressione cui tanti medici sono sottoposti ha portato molti a superare la soglia del burn-out non avendo più la possibilità di reggere lo stress dovuto alle condizioni di lavoro estreme. Il recente rinnovo del contratto è un raggio non sufficiente se è vero che il 72% di professionisti che hanno partecipato ad un recente sondaggio ha dichiarato la propria volontà di voler lasciare il SSN. È un dato che fa paura".
Lo afferma Gianluca Giuliano, segretario della UGL Salute che aggiunge: "Tanti di loro si sentono abbandonati, non soddisfatti da una professione che avevano abbracciato con entusiasmo e che oggi non restituisce in termini economici e di gratificazione professionale gli sforzi compiuti. Serve agire non solo sulla leva retributiva ma anche sul miglioramento delle condizioni di lavoro che faccia da propulsore per chi è in attività e attragga i più giovani. Ben venga quindi, come ha dichiarato recentemente il Ministro della salute Schillaci, anche la auspicata collaborazione tra medici di base e specialisti e guardie mediche nelle case e negli ospedali di comunità. La medicina territoriale, lo sosteniamo da tempo, può e deve essere una delle armi per allentare la pressione sugli ospedali e sui professionisti che lì operano. Il Governo ha per questo programmato ingenti investimenti per il 2025 e 2026. Anni decisivi per costruire la buona sanità del futuro”.
Analisi condivibile alla quale, sommessamente, aggiungiamo un solo aspetto relativo alle carriere, all'espletamento dei concorsi.