SORA - SANITA', PURE DI STEFANO SULLA GRATICOLA

  • Tommaso Villa

Dopo la Commisione "speciale" sanità del Comune di Sora che ha "ringraziato" la manager Asl, sulla graticola finisce anche il sindaco Luca Di Stefano. Ecco le contestazioni.

A proposito della sanità sorana. La Città Sora, in qualità di Comune capofila del distretto C aveva diritto ad avere una casa di comunità aperta H 12 ed un Ospedale di comunità aperto H 24 secondo il DM 77. Il sindaco Luca Di Stefano, invece,si accontenta di uno spoke all'interno dei locali della scuola infermieri.

Lo spoke è un centro destinato ai piccoli comuni dove il direttore del distretto riconosce l'incidenza maggiore di una o più patologie rispetto alla media degli altri comuni limitrofi e vi piazza uno o più specialisti che vanno saltuariamente a gestire solo quella patologia al fine di evitare il sovraffollamento di ambulatori più distanti. Quindi non è il caso di Sora.

E ancora: La casa e l'Ospedale di comunità sono gestiti dai medici di famiglia e dagli specialisti territoriali. Serve a sgravare l'ospedale di zona da ricoveri impropri per patologie minori non gestibili domiciliarmente e per brevi periodi di tempo che possono essere trattate in regime di minor gravità. Chiaramente se il paziente non guarisce o si aggrava è l'Ospedale di comunità che gira il paziente all'Ospedale di zona. Chi non vuole che ció si attui?

Bella domanda che meriterebbe una risposta cionvincente. Forse chi depotenzia la sanità pubblica e convenziona quella privata?

"In cauda venenum". E' una frase latina che rappresentare che il momento finale è quello più brutto. Ma "Il veleno nella coda" è anche un bel libro di Francesco Mazza, candidato al premio Strega 2022. E' la storia di un figlio che scrive un libro per regolare i conti con il padre. Una sorta di Re Mida... al contrario.

E veniamo al veleno in coda: "Dove sono finiti i soldi della ristrutturazione dell'ospedale vecchio di Sora dove tranquillamente potevano entrare casa e ospedale di Comunità? Cui prodest?...".

Pronti ad ospitare le ragioni del sindaco di Sora. Luca Di Stefano il quale, intanto, può "ringraziare" la Commissione speciale sanità del suo Comune che ha "ringraziato" la manager Asl. Di cosa?

Ai più giovani suggeriamo la visione di un vecchio ma bel film del 1971, diretto da Nino Manfredi. E' la storia di un valido chirurgo che dovette andare in un piccolo ospedale.. privato. Il paziente morente, baciò il Crocifisso. L'intervento riuscì e il chirurgo affermò: "E' stato un miracolo". Per rilanciare la sanità pubblica del nostro territorio ci vuole un altro miracolo.