SORA - SEVERE "QUERCIA... TE" A CHI E' SCAPPATO

  • Tommaso Villa

A partire dalla denuncia della gravità degli atti perpetrati da Hamas il 7 ottobre e dalla reazione di Israele, a prescindere dai colori politici, dai credi religiosi, dai confini territoriali o dai limiti mentali, è prevalsa in tutti la profonda preoccupazione per l’escalation degli attacchi su Gaza. Ogni giorno siamo colpiti: chi è lì dalle bombe, chi è altrove dalle atrocità sulla popolazione civile, dagli occhi dei bambini disperati, dal dolore di un popolo inerme.

Forse non tutti però. Almeno stando a quanto è accaduto ieri in Consiglio Comunale, mentre Luciano Conte presentava una una mozione “sulla pace, l’immediato cessate il fuoco è l’invio di aiuti umanitari”. Tra risatine e strafottenza i Consiglieri di “destra” sono usciti dall’aula, scrivendo una brutta pagina per la nostra città. Peraltro la richiesta di “cessate il fuoco” legata alla liberazione degli ostaggi è ormai largamente condivisa a livello internazionale ed è evidente che esista una sensibilità diffusa per il cessate il fuoco che aumenta giorno dopo giorno…tranne a casa di qualcuno però.

È chiaro che una mozione approvata dal Consiglio Comunale di Sora sia solo un messaggio simbolico di preoccupazione e di vicinanza verso chi soffre. Si trattava di lasciare fuori dall’aula il colore politico e di mettere al centro la persona, ma per fare questo occorre sensibilità, capacità di ascolto e visione di un futuro migliore per i nostri figli. La pace è l’unica vittoria di cui abbiamo bisogno e dalla quale non si prescinde. In questi casi la politica non può avere posizioni preconcette o precostituite per secondi fini, sui certi valori le istituzioni hanno il dovere della testimonianza. Chiedo scusa per chi non ha capito, ma neanche ha voluto ascoltare. Ringrazio il sindaco Luca Di Stefano e tutti gli altri consiglieri che ci hanno messo il cuore oltre che la faccia.

MANUELA QUERCIA