ARPINO - NOVELLO CICERONE, IL PARERE DI CASINELLI

  • Tommaso Villa

Pare che sia questa l’istallazione destinata ad essere collocata alla cd. mezza luna, annunciata dal Sindaco Vittorio Sgarbi nel corso del Consiglio Comunale del mezz’agosto (lo stesso Consiglio in cui annunciò il bellissimo concerto di Simone Cristicchi cui abbiamo assistito in estate). Al netto dell’opaco (tanto per cambiare, ma spero vivamente di essere smentito) percorso burocratico di collocazione dell’opera - la minoranza consiliare non è stata resa edotta della positiva verifica di sostenibilità strutturale, e culturale paesaggistica della istallazione presso le amministrazioni competenti (ma spero di essere smentito anche sotto questo profilo) - e con tutto il rispetto per l’Autore, mi permetto di rilevare:

  • che la presenza è impattante (e anche un po’ invadente) su di un colpo d’occhio panoramico talmente unico e talmente storicizzato da non richiedere addizioni;
  • che mescolare la tradizione con elementi di contemporaneità è certamente un esercizio artistico e architettonico interessante, ma non deve essere condotto ad ogni costo, potendosi anche desistere;
  • che se mi imbattessi in una istallazione del genere in un centro simile ad Arpino sotto il profilo architettonico non sarei colto da chissà quale travolgente emozione (ma potrei anche essere arido e ignorante da un punto di vista tecnico-artistico); sarei piuttosto distratto dal tentativo di rispondere all’inevitabilmente impellente interrogativo “ma a chi è passato in mente di fare questa cosa?”;
  • che, vista la prossimità di un sito dedicato ad Umberto Mastroianni, e vista l’assenza di sue icone ad Arpino, sarebbe stato forse più giusto dedicare a lui questa istallazione;
  • che non mi piace (ma questa è un’opinione personale figlia della aridità e della ignoranza sopra menzionata). Arpino comunque ha un nuovo elemento da mostrare; e ciò vale sia per quando il mondo viene ad Arpino che per quando Arpino va nel mondo.