SANITA' - "IL RISPETTO DELLE REGOLE VALE ANCHE PER LA ASL"
- Tommaso Villa
"L’UGL Salute desidera richiamare l'attenzione sull'inosservanza delle norme contrattuali da parte della dirigenza della ASL della nostra provincia".
Lo sostiene il Segretario Provinciale Ugl, Rosa Roccatani che spiega.
Di seguito una breve cronistoria del caso specifico che la scrivente O.S Ugl salute intende evidenziare: a partire dall'anno 2023, la Direzione Sanitaria Aziendale ha distolto un'infermiera dal Pronto Soccorso di Frosinone, un'Unità Operativa già carente di personale, per assegnarla alla Direzione Sanitaria Aziendale, senza il previsto avviso interno. Alle rimostranze della scrivente Organizzazione il Direttore Sanitario Aziendale, presumibilmente, infastidito dalle nostre contestazioni, con nota del 23/08/2023, risponde che: La professione infermieristica negli ultimi decenni ha subito numerosi mutamenti, non solo con l’ampliamento della complessità e dell’ approfondimento degli studi, ma anche nella gamma delle funzioni e dei ruoli svolti, tra cui anche quello dell’infermiere di Direzione Sanitaria Aziendale (DSA), che ha il compito di supportare il direttore effettuando revisioni della letteratura ed istruendo atti di governo dell’organizzazione sanitaria (………). l’attività direzionale, per il suo buon andamento, necessita di personale dedicato. Peraltro, tutti i professionisti della salute impiegati per tali funzioni sono tutti esonerati a vario titolo dall’assistenza diretta per prescrizione del medico competente.
A nostro avviso, quanto affermato nella nota evidenzia una confusione nei ruoli. Infatti:
• L'Infermiere che supporta il Direttore e redige atti di governo dell'organizzazione sanitaria è l'Infermiere dirigente, che occupa tale posizione in base alle proprie competenze e a un regolare concorso.
• Riguardo alle limitazioni disposte dal medico competente, è importante notare che, in passato e attualmente, molti dipendenti, anche se affetti da limitazioni, continuano a svolgere attività di assistenza al malato, talvolta in reparti con carichi di lavoro eccessivi, anche per personale privo di limitazioni.
Le informazioni presentate sollevano seri interrogativi e non possiamo escludere la possibilità che vi siano pratiche discutibili in atto, o che si sia voluto favorire l'Infermiera "prescelta" a scapito di altri professionisti, potenzialmente più competenti e con limitazioni più significative.
Inoltre, sebbene siano presenti tre dirigenti delle professioni sanitarie per l'elaborazione di protocolli aziendali, l'Infermiera DSA è frequentemente coinvolta nei gruppi di lavoro, come dimostrano le sue firme su direttive, procedure e protocolli aziendali, tra cui:
a) percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la gestione del processo di fine vita in pronto soccorso, delibera 686 - 2023;
b) regolamento di bed management, delibera 685 - 2023 ;
c) istituzione unità di crisi delibera n.658 2023;
d) procedura per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico, delibera 8 2024;
e) procedura aziendale e gestione delle lesioni da pressione, delibera 112 2024;
f) procedura per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico delibera 151 – 2024;
g) piano di emergenza interno in caso di massiccio afflusso di feriti, delibera 482 2024;
h) da ultimo, procedure della Gestione del Rischio Clinico in Sanità, n. 18 “Prevenzione degli errori in terapia conseguenti all’uso di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli” - n. 19 “Procedura per la corretta manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide” delibera 134 - 2025,, direttive emanate dal ministero della salute e recepito dalla ASL di Frosinone;
i) infine, salvo errata informazione, delegata a concordare con la Regione Lazio, il budget da attribuire alle cliniche private convenzionate.
È importante notare che, a differenza di altri membri del gruppo di lavoro che svolgono stabilmente la propria attività, l'infermiera DSA è completamente svincolata dall'attività assistenziale.
Tutto ciò lascia presupporre che l'Infermiera "prescelta" dal Direttore Sanitario Aziendale, a prescindere dall'ipotetico esonero prescritto dal medico competente, possa ambire a maturare titoli per l'avanzamento di carriera, supportata dal Direttore stesso, a scapito di circa 1.500 unità di pari qualifica, potenzialmente più qualificate e competenti e forse anche con limitazioni più importanti". La Roccatani conclude così: "Non abbiamo nulla contro l'Infermiera DSA, ma i fatti sollevano inquietudini e generano malcontento tra gli operatori sanitari. Pertanto, auspichiamo che si. voglia rivalutare il proprio operato e agire in conformità con le norme e i regolamenti".
Per quanto ci riguarda pronti ad ospitare il parere di tutte le persone chiamate in causa.