ARPINO - IL CANTIERE DIMENTICATO DELLO STADIO

  • Tommaso Villa

“Volevo farlo e l'ho fatto. Nel Paese della "cultura" ci dovrebbe essere un piccolo spazio anche per la "cultura sportiva"…”. Lo ha scritto Fabrizio Casinelli che ha aggiunto: “Visto che le Autorità locali hanno altro a cui pensare, mi sono armato di coraggio e ho scritto una lettera alla Massima autorità sportiva della nostra Italia. Forse non sortirà il risultato sperato. Non servirà a nulla, finirà nel classico archivio basso. Ma io non mollo! Voglio vedere il sorriso sui volti dei bambini di Arpino, voglio vederli correre dietro ad un pallone e non tra le automobili, sperando che non succeda mai nulla di irreparabile”. Casinelli ha concluso così: “Ben vengano le statue, ma un bambino vale molto, ma molto di più, perché il bambino di oggi sarà l'uomo di domani”. Per le squadre con casacca biancorossa è davvero un bruto momento. A Isola Liri sono stati a lungo senza squadra, ad Arpino sono senza campo sportivo. Come sono lontani i tempi dei derby o degli infuocati tornei rionali.